Gli switch ottici sono l’ultimo trend tecnologico nel mondo delle tastiere da gaming. Spesso trovati in tastiere di fascia alta, promettono di migliorare le nostre prestazioni in gioco grazie alla tecnologia ad infrarossi; ma sarà vero?
La particolare caratteristica degli swithc ottici, che li rende diversi dai soliti switch meccanici a cui siamo abituati, è quella di avere un laser al posto del comune meccanismo pressione del tasto. Si tratta di una delle tecnologie più promettenti nel campo del gaming e delle tastiere in generale.
Ma andiamo con ordine:
Cosa sono gli Switch?
Gli interruttori meccanici sono la parte di una tastiera a cui si fa più attenzione. In poche parole è il componente che, se premuto, invia un input al computer. Ne Esistono tantissime varianti, adatte a ogni stile di scrittura e utilizzo. Ci sono quelli adatti alla scrittura, al gaming oppure quelli che vanno bene un po’ per tutto, esistono swtich con corse brevi, con feedback tattici e audio, insomma, negli anni, i produttori hanno prodotto molte tipologie di switch meccanici e non.
Per saperne di più, vi rimando alla guida dell’arsenale scritta appositamente per ogni tipo di dubbio a riguardo.
Come Funzionano gli Switch Ottici
Gli switch ottici sono anch’essi composti da parti meccaniche e possono avere caratteristiche di tipo Linear, Clicky o Tattili. Queste tre diciture che indicano le tipologie di interruttori più diffuse:
- I Linear sono riconoscibili dalla fluidità del movimento del tasto, la pressione non cambia dall’inizio fino alla fine della corsa. Sono quelli che si usano per lo più nel gaming.
- I Clicky sono particolarmente indicati per chi ama il suono della macchina da scrivere. Infatti oltre al feedback tattile si riconosce chiaramente anche il suono. Questo tipo di switch non è consigliata in ambienti condivisi in quanto molto rumorosi.
- Gli interruttori Tattili sono adatti maggiormente per chi usa la tastiera soprattutto per la scrittura. Differiscono dai Linear dal feedback tattile, dato da un piccolo gradino lungo la corsa del tasto, che conferma l’attuazione del tasto. Sono consigliati per chi usa la tastiera soprattutto per scrivere.
Ciò che li rende diversi è l’input che riceve il segnale e lo trasmette. Nello switch meccanico classico, quando si preme il tasto, lungo la corsa dello stesso due lingue metalliche entrano in contatto inviando il segnale al PC. Nello switch ottico, invece, non c’è nessun tipo di contatto meccanico, perché viene sfruttata la tecnologia di un laser a infrarossi.
Nonostante sembri una tecnologia apparentemente nuova dell’ultimo decennio, dovete sapere che, in realtà, gli switch ottici furono impiegati già negli anni ’60 dall’ingegnere americano Harley Kechner, che li usava come sostituti dei tasti per le macchine da scrivere.
Perché Sceglierli?
Attualmente gli switch ottici si prestano molto bene per l’utilizzo nel campo del gaming. La loro velocità di attuazione li rende gli switch più convenienti al momento (se guardiamo solamente i dati oggettivi). Inoltre, avendo la possibilità di registrare pressioni diverse in ogni singolo tasto, si dimostrano interessanti, soprattutto, nei giochi di corsa, dove tarare bene accelerazione e freno è essenziale.
Come già detto in precedenza, probabilmente, per spodestare i “meccanici” classici ce ne vorrà di tempo. Però, fatto che aziende leader come Razer, Corsair e Asus si siano mosse creando tastiere con switch ottici, è un chiaro segno della forte crescita di questa tecnologia anche sul mercato mainstream.
C’è ormai da aspettarsi una rapida crescita nell’impiego degli Switch Ottici da parte di sempre più aziende. Solo con il tempo, imparando a conoscerli meglio, si potrà capire il reale impatto che avranno sulla produzione delle tastiere.
Se volete saperne di più sul mondo degli switch meccanici e delle tastiere da gaming, date un’occhiata alla nostra guida.
Se invece siete alla ricerca di una tastiera da gaming ecco l’elenco delle migliori tastiere del 2020.
Switch Ottici vs Switch Meccanici
A prima vista gli switch ottici sembrerebbero molto più convenienti rispetto ai normali tasti meccanici: raddoppiano le battute possibili da 50 a 100 milioni, avendo meno parti meccaniche c’è minore probabilità che si rompano e sono più veloci nell’eseguire gli input. D’altro canto però, essendo una tecnologia che è stata impiegata solo di recente, i dati a disposizione non sono del tutto confermati.
I cari e vecchi switch meccanici sono quindi più affidabili, non sulla carta, ma proprio dal punto di vista pratico. I Cherry MX, Romer-G, Kailh e i Topre hanno alle spalle molti anni di esperienza in cui si sono affermati come i migliori switch per le tastiere. Soddisfano le esigenze di ogni tipo di persona, dallo scrittore al gamer professionista. Per questo non si può dire, per ora, che gli “ottici” superino i “meccanici”. Sono ancora troppo giovani e troppo poco impiegati rispetto ai suddetti cugini. Inoltre gli switch meccanici sono anche più facili da sostituire in caso di rottura.
Switch Ottici più diffusi
Gli Switch mostrati di seguito sono quelli che attualmente sono più usati. Come nelle tastiere meccaniche gli interruttori più usati sono ad esempio i Cherry MX o i Kailh, tra quelli ottici i più conosciuti sono gli LK di A4Tech e i Flaretech di Adomax. Ma da qualche anno anche aziende più conosciute, sopratutto nel gaming, come Razer, hanno cominciato a investire su questo tipo di switch, lanciando degli Switch Ottici proprietari.
Switch Ottici Light Strike
Gli Switch Light Strike (LK) sono prodotti dall’azienda A4Tech. In questi Switch il laser a infrarossi non emette segnali quando il tasto è a riposo, mentre, se lo si preme, non incontra nulla sulla sua strada e manda l’input al computer. I Light Strike hanno un percorso di attuazione di 1,5 mm contro i 2,0 dei normali switch, e un tempo di attuazione pari a 0,2 ms, secondo l’azienda. Ciò permette di ottenere delle prestazioni che superano di gran lunga quelle dei normali tasti meccanici.
LK Blue | LK Libra Orange | LK Red | LK Libra Brown | |
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Feedback | Tattile e Clicky | Tattile e Clicky | Linear e Not Clicky | Linear e Not Clicky |
Distanza Totale | 3 ± 0,3mm | 3,5 ± 0,3mm | 3 ± 0,3mm | 3,5 ± 0,3mm |
Punto di Attuazione | 1,8 ± 0,5mm | 1,5 ± 0,5mm | 1,8 ± 0,5mm | 1,5 ± 0,5mm |
Switch Ottici Flaretech
Gli Switch Flaretech sono gli switch di proprietà dell’azienda Adomax. Al contrario degli LK, il sensore ottico è opposto al pistone del tasto ed è montato direttamente sul PCB. Questo permette di cambiare gli switch semplicemente estraendoli e sostituendoli con il tipo che si preferisce, personalizzando la tastiera come meglio si crede. La particolarità dei Flaretech è che possono anche essere analogici, ossia possono registrare anche i vari livelli di pressione del tasto.
È importante ricordare, infine, che tra i vantaggi di questa tecnologia si evidenziano la totale assenza di saldature. Realizzare questo tipo di tastiere può sembrare meno costoso rispetto alla produzione delle normali tastiere meccaniche. D’altra parte, però, bisogna anche tener conto del costo del sensore IR sui PCB, presente sotto ogni tasto della tastiera.
Switch Ottici Razer
Razer, con la sua line-up Huntsman, ha introdotto gli switch ottici in alcuni suoi modelli di tastiere. Tutta la linea Huntsman, infatti, è costruita con Switch Opto-Meccanici di proprietà dell’azienda. È chiaro come questa decisione sia stata presa a fini di marketing, ma anche e soprattutto per le performance superiori della tecnologia in sé.
Switch Ottici Razer | Switch Meccanici Standard | |
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Metodo di Attuazione | Attuazione con segnale luminoso | Punto di contatto metallico |
Forza di Attuazione | 45g | 50 – 60g |
Punto di Attuazione | 1,5mm | 2,0 – 2,2mm |
Durata | 100 Milioni di Battute | 50 Milioni di Battute |