I riflessi sono tutto quando si vuole essere competitivi, e lo SCUF Reflex FPSNel contesto della tecnologia, "FPS" sta per "Frames Per Second" (fotogrammi al secondo) e rappresenta la quantità di immagini individuali che un gioco può mostrare in un secondo. Un alto... è stato pensato apposta per sfruttarli al meglio. Dopo il lancio dello SCUF Instinct PRO, avvenuto oramai circa un anno fa su console Xbox Series X e Xbox One, CORSAIR decide di accontentare gli utenti “sonari”.
Si è fatto attendere, questo lo dobbiamo riconoscere. Il periodo non è stato dei migliori, con i lenti approvvigionamenti delle materie prime che hanno inevitabilmente colpito tutti i settori produttivi. Parliamo, però, di quasi un anno di distanza, 12 mesi di “passione”.
Per forza di cose non possiamo che scivolare in un contesto di confronto. Lo SCUF Reflex FPS, si posiziona tra l’incudine e il martello. Da una parte il controller originale PS5 e dall’altra quello della controparte su Xbox Series X. Per noi è stato, in un certo modo, piuttosto scontato scivolare in confronti e paragoni tecnici. Non parliamo di “bello o brutto” e/o “mi piace e non mi piace”. Le comparazioni le abbiamo fatte giocando con gli stessi titoli della scorsa volta, killando su COD Warzone e segnando su FIFA 22. Non conosciamo un altro modo per testare un prodotto tech-gaming (oltre al fatto che odiamo buttare sul tavolo numeri e termini di difficile digestione).
Il modello che abbiamo avuto modo di provare è dedicato principalmente ai giocatori di FPS, ma va bene anche per simulatori di calcio e titoli che richiedono un approccio “fast paced”. Oltre alla superficie gommata che favorisce il grip, il controller è dotato del famoso Instant Trigger come impostazione di fabbrica. Su questo aspetto ci torneremo più avanti nel corso della nostra recensione in quanto abbiamo notato una “zona d’ombra” che merita di essere illuminata.
Lo SCUF Reflex FPS, al pari dello SCUF Instinct Pro, punta tutto sul risparmio dei famosi millisecondi, quelli che possono fare la differenza quando si parla di gaming competitivo. Le famose “palette”, punto di forza del controller made in CORSAIR, ritornano al massimo della loro forma, anche se il loro utilizzo guarda più al passato che al presente. E anche su questo argomento ci ritorneremo. Per il resto vi lasciamo alla nostra recensione dello SCUF Reflex FPS, provato su console PS5.
Scuf Reflex FPS: Specifiche
CARATTERISTICA | DESCRIZIONE |
Peso | 236g |
Dimensioni | 160 x 105.92 x 66 mm |
Porte | USB-C, 3.5mm Stereo Headset Jack |
Layout levette analogiche | Simmetrici |
Connessioni | USB-C e Bluetooth |
Range segnale Wireless | 12mt |
Audio | 3.5mm Jack Port |
Compatibilità | PS5, Windows 7+, Mac OS Catalina+, Android e iOS 10+ |
Garanzia | 6 mesi (180 giorni) |
SCUF Reflex FPS: Nella scatola
Nella confezione dello SCUF Reflex FPS, troverete:
- Controller SCUF Reflex FPS;
- Cavo USB-C di 2mt;
- N.2 stick analogici aggiuntivi.
Scuf Reflex FPS: Design
CORSAIR gioca in casa visto che il controller base della nuova PS5 è una perfetta crasi tra stile, design ed ergonomia. Noi non siamo andati per il sottile, sparandoci sopra il nostro colore blu elettrico, colore istituzionale del progetto editoriale. Il comodo applicativo, presente sul sito Scufgaming.com, consente di personalizzare il controller in fase di acquisto. Ovviamente tutto ha un costo, anche se dovete prestare attenzione sul cosa scegliere. Al momento in cui scriviamo la presente recensione dello SCUF Reflex FPS, è possibile scegliere tra 15 colori differenti e 21 temi grafici.
La scocca del controller è completamente personalizzabile sotto il profilo cromatico, mentre il template è solo applicabile nella parte dedicata al palmo delle mani (quella dove sono situati i D-Pad e button per intenderci). Il nostro gusto ci ha portato a selezionare colori non molto sgargianti ma nemmeno troppo lucidi, optando per una finitura opaca. E questo lo trovate solo in casa CORSAIR, visto che mamma SONY sceglie materiali che enfatizzano il “lucido”.
Sotto il profilo stilistico, se paragonato allo SCUF Instinct PRO, lo SCUF Reflex FPS offre molte più possibilità di personalizzazione, e questo è un gran bene. Il controller è quell’oggetto in cui ci si deve sentire “identificati”. Di fatto è il primo interlocutore che abbiamo con la nostra amata console, e non pensate che questo sia un aspetto di poco conto. Ammettiamolo, le performance arrivano anche quando il nostro stile inizia a farsi strada.
Se la parte frontale ha il suo perché, anche il retro del controller non scherza. La versione FPS presenta una zona di grip, con un rivestimento gommato ed un finitura che evidenzia delle piccole circonferenze in rilievo che sfumano la loro presenza verso le estremità. Quando la situazione diventa “hot” – e le mani iniziano a trasudare ansia e preoccupazione – una presa salda è sempre quello che ci vuole.
Scuf Reflex FPS: Caratteristiche
Tutto molto bello ma bisogna dimostrare la propria sostanza anche sul campo, e di attributi lo SCUF Reflex FPS ne ha da vendere. Ma dobbiamo anche procedere per paragoni, come abbiamo giustamente detto all’inizio della nostra recensione, per cui non è sempre tutto oro quello che luccica.
Nulla da eccepire sul fronte reattività. Non avendo a disposizione le feature del controller originale DualSense (feedback aptico e trigger adattivi), su questo aspetto non abbiamo nulla di cui lamentarci. L’instant trigger arriva come impostazione di fabbrica della versione FPS del controller di CORSAIR, è questo aspetto può essere visto sia come un bene che male.
Lo SCUF Instinct PRO (Xbox), infatti, forniva la possibilità di attivare o meno questa feature direttamente sul joypad, per cui, nell’ottica di giocare o meno con titoli competitivi, occorreva solo innestare una piccola levetta. Tutto questo per dire cosa?! Lo SCUF Reflex FPS vi obbliga a giocare ad una determinata tipologia di genere e titoli, tutti quelli che non hanno bisogno delle feature dedicate PS5. Se non potete farne a meno dovrete mettere mano al portafoglio ed acquistarne un altro, come ad esempio lo SCUF Reflex Pro o standard, con gli ovvi costi connessi.
Abbiamo chiesto a Corsair il perché di questa differenza tra la versione Xbox e PS5 e ci hanno confermato che purtroppo a causa di brevetti e copyright, non è stato possibile implementare il selettore di modalità dei trigger nella versione del controller SCUF per PS5.
Le immancabili palette configurabili sono installate nella parte posteriore del controller, con ben 3 profili di configurazione on board. Non dovete passare dal software PC per profilare il controller con un particolare titolo, e la registrazione dei tasti avviene live e senza alcun intoppo. A differenza dello SCUF Instinct PRO le palette non sono “anatomiche”. Il loro posizionamento, infatti, non è immerso nella scocca del controller ma segue il design della vecchia edizione del controller di CORSAIR.
Per carità, parliamo sempre dei famosi millisecondi, quelli che quando si arriva ad un certo livello fanno la differenza. In realtà, però, c’è qualcos’altro che fa rima con “ergonomia” e “comfort”. Il controller PS5 ha già una presenza non indifferente e la sua forma allungata ci obbliga cambiare impugnatura per via della presenza delle palette “in rilievo”. Questo equivale ad una stanchezza palmare che arriva prima del solito.
Scuf Reflex FPS: La prova sul campo
E come succede di consueto, tutte le belle parole valgono meno di zero se poi non trovano un vero e reale significato sul campo. Non mettiamo in dubbio la consistenza delle note tecniche rilasciate da CORSAIR, anche se alcune cose andavano forse spiegate meglio, onde incorrere in incomprensioni. Noi, per esempio, ci siamo cascati, colpa della precedente esperienza con lo SCUF Instinct PRO. Lo SCUF Reflex FPS, anche se segue la filosofia del fratello maggiore, è un altro dispositivo su un’altra piattaforma di gioco. Tradotto in parole povere, si ricomincia tutto da zero. A tal proposito, nuova prova sul campo ma con gli stessi titoli della precedente recensione (eccezion fatta per quello “immersivo” vista la natura del controller). Sotto con Call of Duty Warzone e FIFA 22.
Scuf Reflex FPS: la prova con Call of Duty Warzone
La stagione 4 di Call of Duty Warzone ci ha paracadutato sull’insidiosa Fortune Island, caratterizzata da molti spazi chiusi e tanti punti elevati. Si gioca in un continuo inseguimento, passando poco tempo nelle strade e collezionando kill all’interno di androni e appartamenti. Motivo per cui occorre essere sempre pronti con il dito sul grilletto, senza perdere troppo tempo a prendere la mira. Una configurazione ottimale delle palette è sicuramente necessaria per portare a casa la vittoria.
Nel nostro caso di specie, lasciando i trigger al loro posto, abbiamo spostato i tasti dedicati alla ricarica, allo switch delle armi e al corpo a corpo, in modo tale da non cambiare mai impugnatura. L’assenza della vibrazione rende il controllo dell’arma molto più performante, con la presenza dell’instant trigger che ci fa guadagnare degli utilissimi millisecondi quando si ingaggia con il nemico. Lo SCUF Reflex FPS è, senza ombra di dubbio, perfetto per questo genere di giochi.
SCUF Reflex FPS: la prova con FIFA 22
Si passa dalle armi alle palle sul campo, anche se l’obiettivo resta sempre lo stesso. Vincere e dimostrare di essere i migliori. L’utilizzo degli instant trigger è stato come una forzatura, se vogliamo dirla proprio tutta, ma con le giuste configurazioni in-game si trova il modo per creare il cosiddetto vantaggio competitivo. L’assenza della “corsa a vuoto” nella pressione dei tasti L2 ed R2, unita all’eliminazione dello sprint tattico lato configurazione, ci aiuta moltissimo in fase di difesa. Il famoso jockey movement – conosciuto come contenimento difensivo – è molto più efficace senza trigger adattivi. Una piccola pressione e il risultato è immediato.
L’utilizzo delle palette, invece, non è definibile come tale. Ci vuole tanta, ma tanta, pazienza prima di vedere qualche risultato ottimale. Il controllo del tiro e del passaggio vanno digeriti se si vuol archiviare l’utilizzo del buon vecchio pollice, con palle che vanno più in tribuna che nello specchio della porta. Con la pazienza e il giusto allenamento le soddisfazioni arrivano.
Scuf Reflex: Versioni
Sul sito della SCUF è possibile acquistare il reflex in tre differenti versioni: Standard, PRO e FPS. Queste condividono la stessa base ma con alcune sostanziali differenze che obbligano ad approfondire bene il discorso prima di procedere alla scelta del vostro futuro compagno di gioco.
Lo SCUF Reflex base non offre ne grip ad alta performance ne grilletti istantanei, anche se durante il processo di personalizzazione si possono scegliere. È la versione più economica. 219.99€.
Lo SCUF Reflex PRO offre grilletti adattivi (simili a quelli originali PS5) ma ha il grip ad alte prestazioni. I motori di vibrazione sono inclusi. Ideale per chi cerca la massima immersività nel gaming. 249.99€
Lo SCUF Reflex FPS offre i grilletti istantanei (come quelli descritti in questa recensione) e ha il grip ad alte prestazioni ma non ha i motori di vibrazione. Ideale per chi vuole essere competitivo al massimo negli FPS a discapito dell’immerisività negli altri giochi a causa della mancanza di vibrazione e grilletti adattivi. 279.99€
SCUF Reflex FPS: Prezzo
E siamo giunti alle fasi finali della nostra recensione dello SCUF Reflex FPS, momento in cui facciamo due conti per vedere se “la spesa vale l’impresa”. Il prezzo di listino di questa versione del controller SCUF di CORSAIR, dedicato alla console PS5, è di 279,99 euro.
Ora, se siete dei giocatori FPS seriali – e giocate, ovviamente, sulla sola next-gen di casa SONY – l’acquisto appare più che idoneo. Se, invece, amate saltare di “palo in frasca” tra i generi, il discorso inizia ad essere un tantino complicato. Spendere ulteriori 249,00 euro per acquistare anche lo SCUF Reflex Pro inizia ad essere un bella cifra per le nostre tasche il che ci pone di fronte alla decisione della versione giusta per noi.
L’assenza del selettore della modalità dei trigger istantanei / adattivi è una grossa mancanza rispetto alla versione per Xbox, speriamo che le problematiche che hanno portato a questa decisione vengano presto risolte e che nelle future versioni si possa avere questa funzione anche nella versione PS5.