Xbox Series X: Ray tracing, GPU e CPU performanti, SSD ultra veloce, retrocompatibilità e molto altro ancora.
La console next-gen di Microsoft, nota a tutti come Xbox Series X, sembra mettere in difficoltà Sony e la sua PS5. La console war sta prendendo una piega inaspettata, anche per via delle politiche di marketing adottate dalle due aziende. Microsoft preme l’acceleratore sulle performance e sulla resa qualitativa, mentre Sony devia sul fattore esperienza di gioco.
Microsoft fa vedere i muscoli, mostrando numeri che sulla carta sembrano leggermente superiori ai concorrenti. Sony, dal canto suo, mostra il cervello, con i suoi vari brevetti ed engine dedicati. Lo sappiamo che la domanda “Quale è la migliore tra le due ?” al momento ancora non trova una risposta chiara. Partire dai numeri e fare dei prospetti lascia il tempo che trova. Ha senso, invece, concentrarsi su quello le console offrono, ed è quello che faremo con la nuova Xbox Series X.
Xbox Series X: Panoramica e specifiche tecniche
- Data di Uscita: Natale 2020
- Prezzo: 450-520€ (da confermare)
SPECIFICHE TECNICHE
CPU | 8x cores @ 3.8GHz (3.66GHz w/ SMT), custom Zen 2 |
GPU | AMD Radeon™ RDNA 2, 52 CUs @ 1.825GHz, 12 TFLOPs, con Ray Tracing |
SYSTEM MEMORY | 16GB GDDR6 w/ 320mb bus |
SSD | 1TB custom NVMe SSD, 10GB @ 560GB/s (6GB @ 336GB/s) |
PS5 GAME DISC | 4K Blu-ray |
VIDEO OUT | 4K @ 60fps, fino a 120fps |
AUDIO | Engine audio dedicato |
Xbox Series X: Data di uscita
Al pari della concorrente PS5, Xbox Series X dovrebbe arrivare a ridosso delle vacanze natalizie. Qualcuno ipotizzava addirittura di vederla sugli scaffali già durante il Black Friday. Questa ultima e folle idea, per quanto fosse relativamente una mera ipotesi, si è dissolta in seguito alla diffusione del Covid-19. L’ondata pandemica ha influenzato, anche, le catene produttive di tutte le industrie e aziende del mondo.
L’idea che Microsoft e Sony potessero rinviare il lancio delle loro console, e non rispettare le finestre annunciate, è cominciata a insinuarsi tra i molti addetti ai lavori e non solo. Sebbene Phil Spencers, il CEO di Xbox, avesse rassicurato tutti sull’impegno preso per la fine dell’anno, in molti già vedevano la nuova Xbox Series X proiettata verso il 2021.
A calmare gli animi ci ha pensato il CEO di AMD Lisa Su, rilasciando delle dichiarazioni che confermano la volontà di Microsoft. L’azienda coreana, per via del lock-down, ha ridotto drasticamente i ritmi di lavoro. La produzione, per forza di cose, ha subito un brusco rallentamento che ha investito anche quella della componentistica per console.
Nonostante questo, AMD ha comfermato la tabella di marcia e l’intensificazione dei processi produttivi dedicati alle nuove PS5 e Xbox Series X. L’intenzione resta sempre quella di rispettare la finestra di lancio di natale 2020. Intenzione non vuol dire sicurezza e lungi da noi comportarci come “uccello del malaugurio”. A bordo della nave dell’hype, come voi, ci siamo anche noi.
Non ci resta che attendere l’estate e tutti gli annunci che, nei prossimi mesi, investiranno le console di nuova generazione.
Xbox Series X: Un grande passo verso gli esports
La console war, che dura sin dai tempi del Nintendo e SEGA, ha cambiato nel tempo i protagonisti. Oggi i principali rivali sono Sony e Microsoft, con PS5 e Xbox Series X che si sfidano a suon di numeri e specifiche. Microsoft è partita d’anticipo con la sua campagna di marketing, svelando la sua console già lo scorso dicembre. Sfruttando un misterioso silenzio di Sony, nel mese di febbraio ha rivelato altre nuove caratteristiche della sua console next-gen.
Non passa inosservata, tra tutte le nuove specifiche della sua console, quelle che riguardano i miglioramenti sulla reattività di joypad e console. Sebbene al gamer da salotto i discorsi sulla latenza non interessino molto, quello competitivo, invece, ne viene investito in toto.
L’interesse di Microsoft verso il mondo degli esports non è noto a molti. L’azienda americana ha lavorato dietro le quinte di questo ecosistema emergente già a partire dal giugno scorso, siglando un accordo di partnership con Cloud9. Quelli di Redmond si impegnavano nel fornire risorse e know-how per ottimizzare il rendimento dei cyber-atleti. In cambio hanno potuto osservare da vicino questo mondo e studiarne le dinamiche e i comportamenti in campo.
Tutto questo immenso bagaglio ha funzionato da punto di partenza per capire come creare una console adatta agli esports e quali erano i “tasti” da toccare. Mai parola è stata più azzeccata. Il joypad è quello che ha subito il restyle più profondo, per via di un miglioramento sensibile nel suo funzionamento interno.
Anche la console e il sistema di comunicazione con questa periferica sono stati rivisitati, privilegiando ulteriormente i collegamenti via cavo a quello wireless.
Xbox Series X: Una potenza grafica enorme, sulla “carta”
Microsoft ha confermato che la nuova Xbox Series X nasconde sotto il cofano ben 12 TFLOPs di pura potenza. Il colosso di Redmond non ha dubbi circa le performance della sua nuova console next-gen. Paragonandola a quelle attuali, sulla carta possiamo dire che la GPU di Xbox Series X è due volte più potente di quella della Xbox One X e otto volte più veloce della GPU di Xbox One.
Insomma i numeri, per quanto “sterili” se non visti in azione, fanno però già cominciare a sognare. Lanciandoci in paragoni, anche fuori dal mondo console, la potenza grafica della Xbox Series X fa paura anche alle attuali Nvidia. La GPU della next-gen Microsoft è leggermente più potente di Nvidia Geforce RTX 2080 Super, e di poco inferiore alla 2080 Ti, attualmente la migliore scheda grafica per il gaming.
L’intenzione di Microsoft è quella di garantire la fruizione di un gameplay che parta da uno standard di 4K a 60 fps sino ad arrivare agli 8K e 120 fps per alcuni titoli selezionati. La tecnologia proprietaria del VRS (Variable Rate Shading), permette alla console di modificare automaticamente la sua frequenza di aggiornamento in base al televisore o al monitor a cui è collegata. In questo modo si dovrebbero evitare le sconvenienti situazioni di salti frame, flickering e freeze vari.
Questa ampio ventaglio di possibilità suona come musica per le orecchie di sviluppatori e software house. Ognuno, in base alle proprie possibilità e alla tipologia del titolo, potrà scegliere il percorso di sviluppo migliore. Gli occhi di tutti sono, adesso, puntati al Ray Tracing e alle tempistiche di rendering dei nuovi videogiochi per Xbox Series X.
La tecnica che consente di avere, mediante l’accelerazione hardware, una gestione di luci, ombre e riflessi altamente realistica deve confrontarsi con la resa finale in-game. La sfida al famoso “caricamento in tempo reale” è sempre in corso.
Ray Tracing
Microsoft non ama molto le parole e preferisce far parlare i fatti. In questo caso, in occasione del secondo reveal, quello delle specifiche di dettaglio, ha mostrato la potenza del Ray Tracing di Xbox Series X. Lo ha fatto utilizzando Minecraft, confrontando due screenshot, uno “con” e l’altro “senza” il Ray Tracing attivo. Le due immagini parlano molto chiare.
È questo è solo un piccolo assaggio. Immaginate con giochi della famiglia Halo fin dove si potrà spingere e dove noi potremo arrivare. Sicuramente il Ray Tracing segna un punto di svolta per il gaming tradizionale e questo Microsoft lo sa bene. Non è un caso che il colosso di Redmond ha puntato molto su questa tecnologia e a breve si saprà se la scelta è stata quella giusta. Ah, quasi lo dimenticavamo. Il tutto viene amplificato dalla presenza delle Directx 12 Ultimate, create ad-hoc per il lancio di Xbox Series X.
VRS e VRR fanno dimenticare il freesync e il refresh rate
Quando si parla di console si finisce sempre a parlare di freesync e refresh rate. L’enorme platea di televisori e monitor ha creato non più di un grattacapo ai produttori di console. Non essendoci uno standard universalmente riconosciuto si è fatto di necessità virtù, adattando soluzioni già presenti. Con la nuova Xbox Series X, però, la musica potrebbe cambiare.
La rivoluzione si chiama VRR che sta per Variable Refresh Rate. Questa tecnologia consente, al pari del freesync e/o del g-Sync, di sincronizzare la frequenza di aggiornamento del televisore (misurata in Hz) con quella dei fotogrammi (i famosi fps). Attenzione al senso di marcia: i giochi che non nascono a 120 fps non subiranno un upgrade nei pannelli a 120 Hz.
La gestione dell’ombreggiatura dei pixel è demandata al VRS, Variable Rate Shading. I vari pixel non verranno ombreggiati più “uno per uno”, alleggerendo il carico della GPU. Il colpo d’occhio sarà maggiore sugli schermi con una risoluzioneLa risoluzione del monitor indica il numero di pixel orizzontali e verticali sullo schermo, determinando la nitidezza dell'immagine. Leggi tutto 4K, sognando verso gli 8K.
Xbox Series X: I numeri dietro alla CPU
Purtroppo per lasciare il segno non serve solo il cuore ma anche il cervello, e questo la nuova Xbox Series X lo sa bene. Tutte le belle parole spese alla fine devono anche trovare dei riscontri tangibili, anche perché il confronto con la PS5 è sempre dietro l’angolo. Entrambe le console next-gen di Microsoft e Sony adottano l’architettura AMD Zen 2 Cores con 8 cores. Xbox Series X si differenzia dalla PS5 per la frequenza del processore, che viaggia a 3.8GHz (3.6GHz con SMT attivo) contro i 3.5GHz con SMT attivo.
Notiamo subito una prima differenza che non passa nemmeno inosservata. La tecnologia SMT (Simultaneous Multi-Threading) permette un incremento delle prestazioni del 30% circa. L’unica “fregatura” è che il videogioco deve essere progettato per sfruttare tale tecnologia. Ed ecco che i numeri di PS5 si abbassano sensibilmente lasciando il trono libero alla rivale Xbox Series X.
Bisogna, però, fare i conti con la realtà e i numeri legati alla produzione e sviluppo di nuovi videogiochi. Le software house devono avere il tempo per metabolizzare il funzionamento dell’SMT e sfruttarlo al meglio nei propri videogiochi. In linea del tutto teorica, i primi titoli che arriveranno sfrutteranno la velocità “reale” del processore, rinunciando a quel 30% in più.
I numeri, per quanto siano importanti, si scontrano con la capacità di saper sfruttare l’hardware a disposizione. Per quanto siano importanti, il pallino del gioco resta in mano a chi crea e sviluppa il nostro divertimento. Resta il fatto che 3.8 Ghz contro i 3.5 Ghz è già un gap “mica da ridere”.
Xbox Series X: 16GB di RAM per migliorare l’esperienza
La ricerca di un esperienza di gioco sempre intensa ha portato Microsoft alla decisione di installare ben 16GB di RAM nella sua Xbox Series X. Sebbene questo aspetto delle console sia sempre poco considerato, l’importanza di questo numero influisce moltissimo sull’esperienza di gioco.
In particolare la RAM diventa fondamentale nelle cosiddette scene di transizione o caricamento. Chi gioca agli open world sa bene di cosa parliamo. È quel momento esatto in cui si caricano elementi grafici e oggetti in background, senza che il giocatore se ne accorga.
Per superare l’attuale Xbox One X, Microsoft ha rivisitato ulteriormentele politiche di gestione della memoria RAM. Nella nuova Xbox Series X i videogiochi occuperanno 13,5 GB di memoria su 16 GB totali. Di questi 13,5 GB, 10 sono dedicati alla GPU e 3,5 come memoria standard. Decisamente un bel salto verso il real-time.
Xbox Series X: Quale risoluzione? 8k, 4k e Full HDStandard di risoluzione dello schermo che indica 1920 pixel orizzontali per 1080 pixel verticali.
Iniziamo con una certezza: sulla nuova Xbox Series X si potrà giocare con una risoluzione di 4K e un frame-rate massimo di 120 fps. Microsoft lo ha confermato, creando non più di un grattacapo alla concorrente Sony. La tecnologia galoppa inesorabile verso nuove frontiere, pronte a ospitare l’avvento dell’8K come nuovo standard TV e monitor.
Il supporto 8K per la nuova Xbox Series X è assicurato. Bisogna capire come quelli di Redmond lo hanno implementato nella loro nuova console. Dubitiamo che con il Ray Tracing attivo, Xbox Series X riesca a girare a 120 fps con una risoluzione di 8K. Al momento non vi sono schede video in grado di supportare tale mole computazionale.
Al di la di questo, bisogna anche scontrarsi con le reali possibilità che il mercato offre. I monitor e i televisori 8K nativi hanno un costo elevato rispetto a quelli 4K. Non crediamo che prima di natale i prezzi crolleranno per cui abituiamoci all’idea di giocare “sottodimensionati”.
Xbox Series X: SSD e i nuovi standard di lettura dei dati
Microsoft, al pari di Sony e la sua PS5, sceglie un disco SSD NVME per la sua Xbox Series X, costruendoci attorno una vera e propria architettura di gestioni dei dati. Si chiama Xbox Velocity e promette di migliorare la velocità di lettura dei dati con conseguenti migliorie per streaming e caricamenti. Questa nuova architettura dedicata alla gestione dei dati, oltre al solo SSD, comprende hardware dedicato alla decompressione dei dati. Lato software troviamo il Direct Storage, un libreria che migliora gli accessi al controller NVME e il Sampler Feedback Streaming, una funzione in grado di aumentare la capacità della memoria fisica della Xbox Series X.
Questa è la dimostrazione, prendendo in prestito un noto slogan, di come la potenza è nulla senza il controllo. Ricordiamo che CPU e GPU, in questa next-gen, di dati ne passeranno, e anche parecchi. Trovare una diga o il famoso “collo di bottiglia”, danneggerebbe il fattore esperienza e immersione. Questo Microsoft lo sa bene, motivo per cui l’investimento in questa comparto di Xbox Series X è stato notevole.
La palla adesso passa agli sviluppatori, i quali devono prima capire e poi sfruttare gli strumenti messi a disposizione dal colosso di Redmond. Le potenzialità per creare mondi di gioco sempre più complessi e ampi ci sono, anche per via della “promessa” riduzione dei tempi di caricamento.
Xbox Series X: Obiettivo “audio immersivo”
La questione “immersione” sembra essere il nuovo campo di battaglia per Xbox Series X e PS5. Entrambe hanno adottato strategie diverse con tanto di brevetti e tecnologie proprietarie. Microsoft ha risposto al Tempest Engine di Sony, ribadendo la presenza di hardware dedicato all’accelerazione e il miglioramento dell’audio.
Tutto questo per garantire il tanto desiderato “fattore immersione” sui videogiochi di nuova generazione. Lo sviluppo del comparto audio è stato condotto grazie alla collaborazione con Dolby e altri partner di Microsoft. L’architettura audio dedicata non si ferma solo all’hardware dedicato e alla sua accelerazione. Tutto l’ecosistema sonoro passa anche dalla prestazione di GPU e CPU. Se il motore è buono la macchina funziona decisamente meglio.
Il colosso di Redmond avrà sicuramente pensato anche al mondo delle periferiche. Non ci riferiamo alle sole cuffie da gaming, ma anche al mondo del VR. Potrebbe essere la ciliegina sulla torta.
Xbox Series X: Una retrocompatibilità “totale” con le vecchie console
Sulla questione della retrocompatibilità la nuova Xbox Series X ha decisamente “stracciato” la concorrente PS5. La nuova console next-gen di Microsoft sarà retrocompatibile con i giochi usciti sulle precedenti console, a partire dalla primissima Xbox. Ma non si tratta solo di “far funzionare” un vecchio gioco, bensì di migliorarlo.
Il nuovo comparto hardware, con il velocissimo SSD in pole-position, consentirà dei tempi di avvio e caricamento migliorati, frame rate più stabili, risoluzioni più elevate e qualità dell’immagine migliore. La questione della retrocompatibilità apre, anche, un’interessante finestra sulla cross-generation.
In parole povere, tutti i salvataggi, file di dati, account e giochi acquistati transiteranno su Xbox Series X. Fin qui nulla di eccezionale. La cosa bella è che potrete giocare con uno stesso titolo con un vostro amico che ancora non ha fatto il salto alla next-gen. Questo meccanismo inclusivo voluto da Microsoft, con la precisa intenzione di non voler tagliare fuori e/o obbligare nessuno, è lodevole. Il Dio “Denaro” non sempre ha la meglio.
Bisogna adesso capire se si potranno giocare tutti i vecchi giochi sulla nuova console, e per “tutti” intendiamo proprio “tutti”.
Xbox Series X: Una design che suscita molti “perché”
Il nuovo design e la forma della Xbox Series X ci ha lasciato veramente senza parole. Un parallelepipedo alto, scuro, con delle griglie per la ventilazione alle estremità. Un oscuro totem di pura potenza.
Siamo sempre stati abituati, con le vecchie e attuali console della famiglia Xbox, ad una forma classica e tipica. Una “comoda” scatola da mettere un po’ ovunque, anche per via del suo ingombro e della sua praticità. Non l’abbiamo mai considerata un oggetto di design e di espressione di arte moderna. Per noi gamer, il lato artistico emerge solo quando si parla di gameplay e grafica.
Microsoft, rompendo ogni indugio, ha spiegato il perché di questa forma “anacronistica”. La scelta del design della nuova Xbox Series X è stata veicolata dalla potenza dei suoi componenti. La disposizione degli elementi in stile “tower” permette una migliore ventilazione e dissipazione del calore. Non dimentichiamoci che il rendering in modalità Ray Tracing alza il “fuoco sulla piastra”.
Un altro aspetto da non sottovalutare è quello legato alla gestione del rumore. Conosciamo bene quel fastidioso, e talvolta inevitabile, rumore delle ventole dedicate al raffreddamento di GPU/CPU. Una dissipazione del rumore in altezza, più che in larghezza, potrebbe essere una trovata interessante.
C’è solo da capire come e dove posizionarla nel nostro salotto di casa. Noi di arte e arredamento, purtroppo, ne capiamo poco (e niente).
Xbox Series X: Il controller tra comfort e prestazioni
Il controller della nuova Xbox Series X ha subito un restyle notevole, raggiungendo un nuovo standard in materia di comfort e prestazioni. La forma, sebbene mantenga le linee originali, è leggermente più arrotondata. L’intenzione di Microsoft non è solo quello di creare un prodotto ergonomico, ma che sia anche alla portata di tutti, grandi e piccoli gamer.
Il D-pad è più “scolpito”, offrendo una maggiore accuratezza e precisione nelle digito-pressioni. I bumper e i trigger seguono le nuove linee arrotondate, offrendo una maggiore ergonomia e sensibilità al tatto.
Il nuovo controller della Xbox Series X potrà essere utilizzato anche con altri dispositivi come PC e smartphone/tablet Android e IOS. L’introduzione della porta Usb-C consentirà una ricarica rapida del controller, oltre che migliorare la velocità di comunicazione con la console.
Restando in tema velocità, l’introduzione del DLI (Dynamic Latency Input) offrirà dei livelli di esperienza di gioco unici, in particolare in ambito competitivo. L’annoso problema della latenza potrebbe aver trovato una soluzione definitiva.
Xbox Series X: Quale sarà il suo prezzo di vendita?
In seguito al reveal, Microsoft ha regalato delle pillole della sua Xbox Series X, evidenziando aspetti particolari e punti di forza. Stranamente (anche se non troppo) non ha ancora rivelato nulla circa il suo prezzo di vendita. Anche se in molti attendono, con ansia, l’importo da mettere a bilancio, con le console ragionare per analogia funziona (quasi) sempre.
Era il lontano 2001 quando la prima Xbox veniva venduta al modico prezzo di 299$. Il suo successore, l’Xbox 360, sfrutto il successo raggiunto per alzare il tiro, offrendosi al mercato per 399$. L’allora next-gen, forte ormai di una buona fetta di mercato conquistata, alzava ulteriormente la posta. Xbox One, con o senza la X finale, hanno avuto un prezzo di vendita di 499$. Lasciando stare discorsi circa il tasso di conversione, che in questa sede lasciano il tempo che trovano, il prezzo di vendita della nuova Xbox Series X potrebbe allinearsi intorno ai 499$.
C’è da dire una cosa però, che potrebbe far preoccupare più di qualcuno. Le console hanno un costo di produzione da non sottovalutare e questo, per forza di cose, si riverbera sul prezzo di vendita. Per anni, sia Sony che Microsoft hanno ragionato in perdita, forti delle economie di scala in grado di rimborsarli nel tempo. Il dissesto mondiale generato dal Covid-19 potrebbe, però, farli optare per altre tipologie di soluzioni.
La nuova Xbox Series X è tecnologicamente superiore al suo predecessore Xbox One X, e non solo per via della presenza di schede video Ray Tracing compatibili. Le ultime indiscrezioni vedono un costo di produzione che oscilla tra i 460$ e i 520$. Se venisse confermato il prezzo di vendita di 499$, Microsoft ci perderebbe relativamente poco. Bisogna anche capire quanto entrerà nelle casse dell’azienda americana dai vari abbonamenti.
Nonostante questo, secondo il nostro punto di vista la nuova Xbox Series X arriverà in Italia con un prezzo di vendita al pubblico di 500€. Un prezzo più che ragionevole.
FAQ, le domande frequenti
La nuova Xbox, come illustrato da Phil Spencers in occasione del primo reveal dello scorso dicembre, si chiamerà Xbox Series X
Non vi è ancora una data certa di uscita ma, al momento, si conosce solo il periodo e vale a dire natale 2020.
Analisti e addetti ai lavori suggeriscono un prezzo che oscillerà tra i 460 e i 520 euro. L’ufficialità circa il prezzo non è ancora pervenuta. Noi scommettiamo sui 500 euro.
Si e non solo. Anche i giochi usciti sulle precedenti console, sin dalla prima Xbox, potranno essere giocati sulla nuova Xbox Series X. Siamo in attesa di conoscere quali saranno le eventuali limitazioni.
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