Valorant strega i giocatori di tutto il mondo

alcuni personaggi di Valorant

Valorant è Il nuovo FPS TATTICO online free to play dalle ambiziose aspettative direttamente dai creatori di League of Legends e promette davvero bene.

Il gioco ha letteralmente sbancato in breve tempo, accaparrandosi una grande fetta di appassionati del genere.

È stato apprezzato sin dall’inizio della closed beta, alla quale era possibile partecipare guardando le dirette streaming su Twitch. Dopo almeno 2 ore di visione, il richiedente aveva la possibilità di essere sorteggiato per potersi godere il gioco in anteprima.

Dopo un consistente periodo di prova, la fase beta è stata chiusa il 28 Maggio e i gamers di tutto il mondo hanno atteso fino al 2 giugno 2020, data in cui è stato rilasciato globalmente Valorant.

Nel frattempo lo staff di Riot Games si è divertito così:

(Sottotitoli in italiano disponibili).

VALORANT: l’eSport nel sangue

Riot Games, produttrice di uno dei giochi più importanti del settore degli eSports (League of Legends) ha sviluppato e distribuito Valorant con l’idea di creare una nuova star nel settore eSports. Nato palesemente come un gioco competitivo ad alto livello, Valorant ha conquistato subito i cuori di molti amanti degli FPS competitivi, meravigliando i giocatori per l’equilibrata immediatezza e la più o meno apprezzata grafica da cartoon tipica di Riot.

Buttare gli utenti dritti nella mischia, con pochi fronzoli. E’ questa la vera natura di quest’opera.

Oggi, nel 2020, Valorant entra nei nostri sistemi informatici e sentimentali per lanciare una nuova definizione di E-Sport, agganciandosi prevalentemente al patrimonio lasciato da Counter-Strike Global Offensive, con un pizzico di Overwatch. Il tutto viene infine accompagnato da una notevole varietà di settaggi per rendere il gioco davvero proprio.

VALORANT: Il Gameplay

Ogni player deve selezionare un eroe, o come vengono chiamati in Valorant, agenti, che possono essere portati a livelli superiori per ottenere ricompense puramente estetiche.

Padroneggiare egregiamente qualche agente può realmente fare la differenza in partita, dal momento che le abilità sono fondamentali per farsi guidare in uno stile di gioco piuttosto che in un altro.

Inoltre, ciascun agente scelto sarà caratterizzato da una diversa tecnica segreta, chiamata “Ultima“. Prima dell’utilizzo necessita di essere caricata, può avvenire passivamente con un punto rilasciato per sette round, oppure aggiungendo un ulteriore punto ad ogni uccisione. Inoltre, in giro per la mappa si possono trovare delle sfere nere che aggiungono altri punti Ultima.

(Sottotitoli in italiano disponibili).

VALORANT: Modalità di gioco

Le modalità di partita sono molto semplici da comprendere.

Una è la tipica bomb mission presente in molti sparatutto online, chiamata “Non competitiva”.Nel campo di battaglia, due squadre da cinque persone si sfidano in una mappa casuale. La squadra che arriva per prima a 13 round vinti porta a casa la vittoria.

L’obiettivo di una squadra è piazzare una carica esplosiva (chiamata Spike) in una delle determinate aree e assicurarne la detonazione. L’altra squadra deve invece occuparsi di disinnescare l’esplosivo, o come opzione alternativa per ognuno dei team, eliminare tutti gli avversari.

Se si viene eliminati, si rinascerà solo nel round successivo. Questo escludendo eventi eccezionali come la Ultima di Sage, che resuscita un compagno di squadra con il massimo dei punti vita.

Esiste ovviamente la modalità “Competitiva” uguale in tutto e per tutto alla precedente ma viene considerato il ranking, di cui si parlerà in seguito.

La terza modalità è come la Non Competitiva ma molto più veloce. Si chiama “Assalto Spike” e raramente supera i dieci minuti. L’ideale per chi non ha molto tempo ma non vuole rinunciare al divertimento.

Le squadre si contendono la vittoria con armi casuali preimpostate (e non acquistabili), uguali per tutti gli agenti. Nella mappa sono però disseminate numerose sfere. Cosa fanno? Regalano armi migliori e vari potenziamenti, come maggiore velocità, danni maggiorati o un flagello da abbattere sulla squadra avversaria! A inizio partita è possibile vedere dei punti interrogativi sulla mini mappa, che indicano la posizione delle sfere.

L’ultima modalità è quella “Personalizzata“.

Si può creare una partita con i propri amici scegliendo la mappa, una delle modalità di gioco precedenti e il numero di giocatori. E’ molto utile non che alle volte indispensabile. Infatti in questa modalità si potranno conoscere le mappe, oppure allenare tutte le tecniche di squadra o del singolo senza spendere troppo tempo.

Al momento sono disponibili quattro mappe: Heaven ispirata all’Asia, Bind al Medio Oriente e Split ad un futuristico Giappone. Nella release finale è stata poi inserita Ascent, la nuova mappa a tema italiano, nell’immagine sottostante.

Mappa Ascent Valorant

Molto ampia la varietà di armi a disposizione, acquistabili ad ogni inizio round con i punti guadagnati con le proprie azioni in partita. Le numerose armi consentono all’utente di trovare il proprio modo di giocare e le personali tattiche.

Proprio riguardo alle personali tattiche, è stato accennato Overwatch. Perchè si, tutto il gioco è basato sui singolari poteri speciali degli agenti del gioco.

Di Counter-Strike Global Offensive prende sicuramente la finalità competitiva e le bomb missions, il gioco infatti è molto immediato e la vittoria dipende esclusivamente dalle abilità del giocatore e della squadra, quindi anche dalla coordinazione e dai riflessi necessari.

In ogni gioco di squadra che si rispetti, la comunicazione è sempre stata la chiave di volta per vincere. La chat vocale realizzata ad hoc, push-to-talk o sempre attiva, si rivela estremamente utile (ma ovviamente non obbligatoria) nel caso in cui si giochi con componenti della squadra sconosciuti, anche solo per farsi curare dall’healer del gruppo.

Per tutto il resto c’è Discord.

In Valorant, è tipico l’approccio “spari dove miri”, dal momento che è presente una proprietaria balistica sui colpi delle armi convenzionali, mentre altre armi speciali possono distinguersi da una fisica applicata.

Infatti il primo colpo esploso andrà a segno esattamente nel punto in cui si mira, ma i successivi risentiranno di un rinculo abbastanza schematico, il che è interessante.

Per essere più chiari, è possibile apprendere da quale lato tirerà la propria arma con i colpi successivi al primo. Lo si dovrebbe tenere a mente per essere rapidi anche sparando da lontano, o nei numerosi momenti in cui affronterete il nemico dietro l’angolo.

gameplay valorant

La totalità degli agenti è stata perfettamente bilanciata in modo da garantire un gameplay equo ma soprattutto vario e mai noioso.

Un approccio sempre uguale porterà sicuramente alla sconfitta, mentre variare continuamente il proprio gioco, bilanciandolo con le opportune armi in ogni round, aiuterà i giocatori ad adattarsi al nemico e quindi adattarsi all’evoluzione della partita.

Ogni porta, ogni muro sfruttato per proteggersi, non è ovvio che ripari un agente dalle pallottole volanti. Ciascuna arma del gioco, ha una propria capacità di penetrazione, alcune delle quali forano il muro dietro il quale ci si è riparati come fosse burro. E’ doveroso tenerlo a mente per evitare di salutare il proprio team troppo presto.

Il gunplay in Valorant è gravemente influenzato dal movimento dell’agente, solo sparando da fermi si ottiene una maggior precisione. Se vuoi essere sicuro di affrontare gli avversari non mancando un colpo, non perderti la nostra esaustiva guida sui migliori mouse da gaming!

VALORANT: Sistema di ranking

Fin qui si sa che i giocatori hanno l’opportunità di giocare sia in partite normali, con compagni e avversari di qualsiasi livello oppure lottare all’ultimo sangue in partite classificate dove incontreranno giocatori di livello simile al proprio, con una tolleranza massima di due gradi.

E’ bene precisare che il sistema di matchmaking competitivo è al momento in sviluppo, quindi oltre a non essere estremamente definito, è probabile che qualcosa in futuro possa cambiare.

Nella scala di ranking, ogni grado è composto da tre livelli. I gradi, partendo dal più basso, sono:

  • FERRO
  • BRONZO
  • ARGENTO
  • ORO
  • PLATINO
  • DIAMANTE
  • IMMORTALE
  • RADIANTE

Radiante, che è il grado finale, non ha nessun livello.

Vincere le partite classificate è indubbio che sia indispensabile per salire di grado, ma i grandi salti sono effettuati con quelle vinte con molto distacco. Al contrario, le partite perse contribuiranno ad abbassare il rank.

La vera differenza nel ranking la può fare il gioco di squadra. Gli algoritmi del gioco sono in grado di comprendere se si gioca per portare a casa il round, quindi se si aiuta la propria squadra, o per mere uccisioni da aggiungere alla propria lista.

Il grado viene nascosto se sono passati almeno 14 giorni dall’ ultima partita competitiva, ma non sparisce. Infatti tornerà visibile una volta tornati a giocare in competitiva.

Grado Radiante Valorant

VALORANT: Uno sparatutto pensato per tutti

I requisiti hardware di Valorant non saranno sicuramente un problema. Gli sviluppatori si sono impegnati nel contenere le specifiche hardware necessarie a un livello veramente irrisorio (è possibile eseguirlo su un PC senza scheda grafica dedicata). Ciò consente di raggiungere un pubblico ben più ampio di altri titoli in circolazione.

Di seguito i requisiti hardware riportati sul sito ufficiale, per poter godere del gioco a 30, 60 e oltre 144 FPS.

Certo, i fotogrammi al secondo dipendono anche dal monitor in questione (e la differenza si nota). Controlla se tra i migliori monitor da gaming ce n’è uno che faccia al caso tuo.

Requisiti generali PC:

  • OS: Windows 7 / 8 / 10 64-bit
  • 4 GB di RAM
  • 1 GB di VRAM

Requisiti minimi – 30 FPS:

  • CPU: Intel Core 2 Duo E8400
  • GPU: Intel HD 4000

Requisiti consigliati – 60 FPS:

  • CPU: Intel Core i3-4150
  • GPU: Nvidia GeForce GT 730

Requisiti ad alte prestazioni – oltre 144 FPS:

  • CPU: Intel Core i5-4460 3.2GHz
  • GPU: Nvidia GTX 1050 Ti
Cypher_Concept

VALORANT: Sistema Anticheat

Obiettivo zero cheaters.

Sappiamo bene tutti quanto il fenomeno del cheating sia difficilmente estirpabile. La software house californiana proverà a fare del suo, prevenendo l’utilizzo di programmi illeciti tramite il software anti-cheat Vanguard. Avviandosi insieme al sistema operativo, resterà sempre attivo assicurando a tutti un gioco sicuro e soprattutto leale.

Il programma anti-cheat è ben radicato nel sistema operativo tramite un driver kernel, quindi si trova ad un livello software molto profondo. Solo in questo modo si potrà essere sicuri di giocare contro validi avversari.

Avendo il software accesso alle fondamenta del sistema operativo, è in grado di determinare l’hardware di gioco e dunque di riconoscere un giocatore precedentemente bannato. Questo meccanismo aiuta a tener molto bassa la percentuale di persone disposte a barare pur di vincere, a discapito dell’intera community.

livello kernel di vanguard

Non bisogna preoccuparsi della propria privacy, gli sviluppatori promettono che con Vanguard sarà sempre garantita. Questo software personalizzato da Riot è sempre visibile quando attivo con la sua caratteristica icona rossa, ma è anche possibile disattivarlo in qualunque momento con due clic. In tal caso però, quando verrà la voglia di avviare Valorant, si sarà costretti a riavviare prima il sistema.

VALORANT: Lag? No grazie

Se esiste qualcosa che rende più furibondi dei “cittoni” e della gente che chiede di mettere in pausa i giochi online, è senza ombra di dubbio l’elevato ping.

Dal momento che l’intero gioco è stato ottimizzato per ridurre ogni genere di lag anche su macchine di fascia bassa, non restava che organizzare l’aspetto server.

In Riot, si lavora già dal 2014 per gli utenti di League of Legends, per sviluppare una dislocazione dei server, ad oggi in circa 35 paesi del mondo, chiamata Riot Direct. Riot infatti considera che internet non sia nato per applicazioni real-time. In questo modo però, agendo quasi come un ISP (Internet Service Provider) è in grado di garantire a tutti i giocatori in partita un ping simile, come 60ms, evitando che alcuni giocatori facciano leva su un ping nettamente migliore rispetto agli altri. Tuttavia per il futuro si punta all’abbattimento del ping fino a 35ms di media.

Con l’organizzazione dell’infrastruttura Riot Direct, non solo la connessione degli utenti rimbalzerà meno prima di raggiungere i server di gioco. Le partite saranno al sicuro anche da attacchi DDOS, una tipologia di attacco informatico che mira a mandare il server offline con un’ingente quantità di richieste di connessione.

Cavi_di_rete

VALORANT: I personaggi

Agenti con licenza di uccidere.

Fino ad ora abbiamo parlato degli aspetti generali di questo clamoroso FPS. Ma è giunto il momento di presentare gli adrenalinici agenti che terranno incollati allo schermo i giocatori di tutto il globo.

Inizialmente si dispone solo di una manciata di loro, ma è possibile sbloccare altri agenti con la sottoscrizione di contratti risolvibili guadagnando esperienza, oppure acquistando crediti in gioco. Ad ogni modo, si avrà la possibilità di testare tutti gli agenti nelle molteplici modalità di addestramento.

Ecco gli agenti di Valorant, partendo da sinistra verso destra.

Sage e Phoenix di Valorant

Sage

E’ la guaritrice del team, il membro che può fare la differenza tra due squadre di pari livello. Oltre che guarire i compagni di squadra può curare sé stessa e alzare un muro per limitare gli accessi per determinate zone, ma anche rallentare i nemici attraverso una pozzanghera di cristalli.

La sua Ultima? Naturalmente resuscita un compagno di squadra con il massimo dei punti vita.

Phoenix

Il piromane della situazione, adatto a disturbare il nemico accecandolo da dietro gli angoli più impensabili, creando dal nulla muri di fuoco e trasformando piccole aree in inferno infuocato. Le abilità che danneggiano gli avversari, guariscono Phoenix, che diventa una minaccia considerevole in particolare quando attiva la sua Ultima.

Viene creato un Phoenix temporaneo che permane per alcuni secondi, nei quali può far davvero un gran baccano. Al termine del tempo, l’agente torna nello spawn dal quale è partita la Ultima. Durante l’attivazione di questa abilità, Phoenix non può morire.

Raze e Omen di Valorant

Raze

Nonostante possa assomigliare alla cugina di Phoenix per l’innata passione per le esplosioni, il modo di combattere cambia drasticamente.

Con un bazooka come arma finale, si fa strada a testa alta in mezzo alla confusione del campo di battaglia, ma non è solo un agente iperattivo. Una geniale abilità è quella di inviare in avanscoperta un pericoloso robot esplosivo, in grado persino di inseguire i malcapitati.

Da fanatica di esplosioni, ovviamente non le mancano granate a grappolo e C4 che tra l’altro, possono essere sfruttate per saltare più in alto.

Omen

Quel bello e dannato, o solo dannato di Omen è l’avversario più inquietante di tutti, ma anche uno dei più complessi da gestire. Uno di quelli che non sempre è di compagnia e preferisce muoversi tra le tenebre.

La sua “Paranoia” riduce enormemente la percezione dell’ambiente al povero sventurato, mentre distrae i nemici lanciando sfere d’ombra che impediscono la visione.

Ma non è finita qui. Omen è famoso per teletrasportarsi rapidamente in un punto nelle immediate vicinanze o infine, in qualunque luogo della mappa con il potere della sua Ultima. Va considerato però, che gli attimi di teletrasporto lo rendono vulnerabile.

Sova e Cypher di Valorant

Sova

Il biondo ragazzo russo è paragonabile ad Hanzo di Overwatch.

L’arco non è la sua arma primaria, ma con le frecce rimbalzanti ci si toglie molte soddisfazioni. Sova può scoccare frecce esplosive o una freccia sonar, che rintraccia tutti i nemici nell’area. Il tocco di classe è il drone volante, che consente in tutta tranquillità di esplorare zone ad alto rischio, sparando un dardo GPS sugli avversari.

Bisogna prestare attenzione a non farlo arrabbiare troppo, perchè la Furia del Cacciatore, nome della sua Ultima, non lascia scampo proprio a nessuno, specialmente se già rilevati. E’ difficile sfuggire a una freccia che attraversa tutti gli ostacoli e danneggia pesantemente ad ampio raggio chiunque incontri nella sua traiettoria.

Cypher

Ecco un altro agente dalle sembianze misteriose, ma a differenza di Omen, sappiamo che Cypher è originario del Marocco.

Tutti vorrebbero nel proprio team questo interessante uomo dal cappello e impermeabile grigi, maestro di trappole e spionaggio remoto.

E’ complesso da impersonare per chi si trova agli inizi, ma è difficile anche non cogliere le opportunità che Cypher può offrire.

E’ una sfida sfuggire ai fili trappola (quasi) invisibili piazzati nei punti di transito e alla vista dell’immancabile telecamera, agganciabile su qualunque superficie.

Tuttavia non sarà neanche la sua gabbia elettronica che rallenta i nemici a lasciare sbalorditi. La sua Ultima, lanciata proprio da quel cappello sul corpo di un avversario appena eliminato, rivela per un istante la posizione di tutti gli avversari.

Jett e Brimstone di Valorant

Jett

Velocità, salti e coltelli volanti, sono il motto di Jett.

Questa pericolosa e impavida ragazza dai candidi capelli, si distingue per la sua attitudine ad una giocabilità prettamente veloce.

I suoi poteri vertono su grandi balzi, scatti felini che la rendono un target difficile da colpire e la possibilità di planare dolcemente in ogni situazione.

La si può tuttavia giocare in modo anche più tranquillo, ad esempio sfruttando le sue sfere oscuranti, come quelle di Omen, non lasciandosi certo scappare la sua Ultima. Cinque coltelli da scagliare in un solo istante e senza alcun rinculo, uno per volta o tutti insieme.

Brimstone

Il grosso spaccone può essere amato o odiato, ma è certo che per chi apprende a fondo le mappe, Brimstone si rivela un alleato impareggiabile.

Giocando un ruolo da stratega, ha la facoltà di lanciare dal cielo sfere di fumo in ogni punto della mappa, equipaggiare un lancia granate incendiarie, o incrementare il rateo di fuoco dei suoi compagni.

La sua Ultima, infine, carbonizza ogni giocatore presente nella ampia area selezionata in un punto scelto sulla mappa. Provare per credere.

Breach e Viper di Valorant

Breach

Il Signor Breach, un cyborg svedese, diviene superiore a tutti laddove si presenta l’occasione di fare baccano. E’ temuto e rispettato non solo per i danni che scaglia con le cariche a fusione attraverso i muri, ma come si possono non apprezzare le sue cariche sismiche?

Possono stordire i nemici nascosti dietro altre superfici o, nel caso dell’Ultima, stordire e lanciare in aria tutti i personaggi presenti all’interno della traiettoria, servendo kills su un piatto d’argento a tutto il proprio team.

Viper

Espressione arrabbiata, camminata fiera, il veleno che le scorre nelle vene.

Il nome dice già tutto di questa agente che basa il suo combattimento sul veleno. Viper può rallentare l’avversario creando una zona velenosa, generare una nuvola di gas tossico in un luogo preciso. Il suo muro tossico terrà a bada occhi indiscreti di agenti che verrebbero indeboliti attraversandolo.

Un grande WOW all’arma finale di questa ultima agente della lista.

Una nube velenosa viene espansa in ogni direzione per un lungo raggio. Oltre a impedire la visione all’interno, riduce a 1 i punti vita avversari, per poi tornare allo stato precedente solo dopo essere usciti dall’area interessata.

Solitamente questa peculiarità di Viper viene sfruttata nelle zone di piazzamento dell’esplosivo.

Reyna di Valorant

Reyna

Il temperamento tranquillo quanto un vulcano attivo calza a pennello a chi predilige un gameplay particolarmente aggressivo. Reyna può donare enormi soddisfazioni a tutti quei giocatori abbastanza vivaci e magari meno propensi al ragionamento di squadra, o semplicemente se non si dispone di un team fisso.

Infatti è quel tipo di personaggio, che al pari di Xena Principessa Guerriera, può rendere molto dolorosi i fondo schiena altrui anche da sola, se giocata ovviamente nei modi giusti (e decisamente rischiosi).

Arrivati alla fine di questo articolo, non resta che augurare un in bocca al lupo nei match di quest’universo fantascientifico.

Dopo anche gli ultimi aggiornamenti dei driver Nvidia ottimizzati per questa gloriosa uscita, Valorant ci attende in questa estate, è proprio il caso di dirlo, su tutti i PC.